Roma segreta: tracce di Sapienza nell’Abbazia delle Tre Fontane – S. Benedetto
Tempo fa un amico mi parlò del Complesso Abbaziale delle Tre Fontane come di un luogo perfetto per staccare la spina e rigenerarsi, proprio a pochi passi dalla stazione Laurentina della Metropolitana. Non avevo mai sentito parlare di questo luogo e, soprattutto, mi sembrava impossibile che potesse esistere un posto con queste caratteristiche in un quartiere superaffollato e caotico come l’Eur. Siccome, si sa, “la curiosità è donna”, decisi di andare in questo luogo.
Per brevità di tempo non mi soffermerò qui sull’architettura e la storicità del complesso, mi riservo di farlo in un prossimo articolo. Oggi mi focalizzerò su ciò che ha attratto la mia attenzione come la calamita il ferro: la forte presenza nel luogo delle tracce del passaggio di uomini “perfetti”, detentori di Sapienza.
Oltrepassato il cancello dal quale inizia via delle Acque Salvie, viale di accesso al complesso, ci si imbatte nella severa figura di San Benedetto, autore della Regula monachorum o Sancta Regula che vige nell’ordine monacale da lui fondato.
Alla base della statua è riportata la seguente incisione:
Ausculta o fili: obedientia sine mora. Ora et labora. Huc properat caelos optat qui cernere apertos; nec removet votum semita dura pium. Semper difficili quaeruntur summa labore. Arctam semper habet vita beata viam.
In italiano: Ascolta o figlio: obbedienza senza indugio. Prega e lavora. Qui si affretta chi desidera vedere i cieli aperti; e la durezza del percorso non lo distoglie dal santo proposito. Sempre le cose difficili si ottengono con grande fatica. La vita beata passa sempre per uno stretto sentiero.
Sopra l’edicola che ospita la statua svetta il sigillo del Santo, potente e riconosciuto simbolo di esorcismo. Al suo centro è una croce sormontata dalla scritta Pax (Pace), motto dell’ordine benedettino. Attorno alla croce e sulla croce sono inscritte le lettere a composizione della seguente preghiera:
In ciascuno dei quadranti formati dalla croce: C.S.P.B.=Crux Sancti Patris Benedicti; Croce del Santo Padre Benedetto.
Nella linea verticale della croce: C.S.S.M.L.=Crux Sacra Sit Mihi Lux; la Santa Croce sia la mia luce.
Nella linea orizzontale della croce: N.D.S.M.D.=Non Draco Sit Mihi Dux; non sia il demonio il mio condottiero.
Iniziando dalla parte superiore, in senso orario, e intorno al bordo appaiono le iniziali della preghiera di esorcismo:
V.R.S.=Vade Retro, Satana!; allontanati, satana!
N.S.M.V.=Numquam Suade Mihi Vana; Non suggerirmi vanità.
S.M.Q.L.=Sunt Mala Quae Libas; sono mali le tue bevande.
I.V.B.=Ipse Venena Bibas; bevi tu stesso i tuoi veleni.
Si recita così: La Santa Croce sia la mia luce, e il Demonio non sia la mia guida. Allontanati, Satana. Non suggerirmi vanità. Quelle che offri sono cose negative. Bevi tu stesso il tuo veleno. Pace. Anche se le preghiere recitate in latino, in greco o in ebraico, sembrano essere più potenti; sembra per la forza ricevuta dalle recitazioni di schiere di fedeli e santi.
Il significato di questa medaglia è rimasto un mistero per molti anni, fin quando, nel 1647, è stato ritrovato un manoscritto datato 1415 che spiega la simbologia inscritta nella medaglia.
La statua, inoltre, colpisce anche per il gesto di ammonimento al silenzio che il Santo assume portandosi un dito sulle labbra. Questo gesto esorta sicuramente ad avere rispetto per la sacralità del luogo ma, allo stesso tempo, sembra che ci chieda di mantenere un segreto con silenzioso riserbo… quale segreto da custodire con il silenzio? Quale arcano si cela dietro quelle mura?
Sicuramente da quel punto in poi si entra in un territorio intriso di mistero, bagnato dal santo sangue dei martiri e da quello dell’apostolo Paolo, l’apostolo delle genti, detentore della Sapienza predestinata da Dio ai Perfetti.
Martiri sapienti e segreti da custodire …
Autore: Emanuela Passarelli
articoli collegati: https://www.archeosofiaroma.it/roma-esoterica-abbazia-tre-fontane-s-bernardo-di-chiaravalle/
Ringraziamo amici, collaboratori e soci per questi testi.
Ricordiamo che i contenuti degli articoli qui presentati non necessariamente espongono il punto di vista dell’Associazione Archeosofica sulle tematiche trattate.
Eventuali riferimenti all’Archeosofia vanno sempre ricondotti alle opere di Tommaso Palamidessi (Collana Archeosofica, Quaderni di Archeosofia, libri, conferenze, ecc.) e di Alessandro Benassai (Lezioni, studi, conferenze).
Questo sito e l’Associazione Archeosofica si limitano ad ospitare tali pagine e si riservano di decidere cosa pubblicare o meno, ferma restando sempre la responsabilità degli autori per le loro affermazioni.