Conferenza Le scuole di profetismo
mercoledì 10 aprile, ore 21:00
Il profetismo è un fenomeno tipico delle tre grandi religioni monoteistiche: Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo, e «si può considerare uno dei più colossali movimenti spirituali dell’umanità», come dice Tommaso Palamidessi nel suo 7° Quaderno. L’Islamismo ha il Profeta per antonomasia, il «sigillo dei Profeti», Maometto, considerato l’ultimo e definitivo; il Cristianesimo annovera Giovanni Battista, Giovanni Evangelista autore dell’Apocalisse e, naturalmente, Gesù. Ma è nell’Ebraismo che la figura del profeta acquista un’importanza fondamentale. Non è un caso che gli scritti dei profeti costituiscono una parte rilevante della Bibbia Ebraica, la Tanàkh.
In effetti i profeti ebraici hanno costituito un aspetto originale in quanto diversi dagli oracoli, dalle sibille e dagli astrologi, e le loro indicazioni erano tenute nella più alta considerazione… a patto di saper distinguere fra veri e falsi profeti.
La profezia è la forma più estrema di divinazione perché, provenendo direttamente da chi è fuori dal Cosmo e vive in un eterno presente, può effettivamente prevedere avvenimenti al di fuori dell’ambito normalmente indagabile, rivelando in anticipo persino gli interventi diretti di Dio nella Storia.
Comunemente si descrive il profeta come una persona chiamata direttamente da Dio senza apparenti motivi specifici (e infatti troviamo come profeti personaggi molto diversi, dal sacerdote all’umile pastore). Tuttavia è interessante constatare l’esistenza delle scuole di profetismo, in cui si imparava a cercare volontariamente il contatto diretto con l’Assoluto tramite una serie di tecniche per mettersi nelle condizioni più idonee a ricevere le comunicazioni dall’Alto. Come dire che Dio chiama chi vuole quando vuole, ma ci si può mettere in ascolto per diventare proprio le persone chiamate.
Ne parleremo con Emiliano Sciarra mercoledì 10 aprile alle ore 21,00 presso la sala conferenze di piazza Ungheria 6. Ingresso libero.