Conferenza “Gli strumenti della coscienza”
Sabato 24 Febbraio ore 17:00
Da sempre l’uomo cerca un significato e una definizione a quella condizione, unica in natura, che gli permette di avere un’idea di sé, dei processi e dei meccanismi che lo fanno agire, di porsi delle domande, di cercare le risposte di cui ha bisogno, di trovare le risorse ed il modo per attuarle. A questa condizione, nel corso del tempo, è stato dato il nome di coscienza. Ma di cosa si tratta?
La coscienza è stata oggetto di studio in molti campi: dalla filosofia alla psicologia, fino alle neuroscienze e alla scienza cognitiva. La psicologia la riconduce generalmente a processi e contenuti di tipo mentale, come ad esempio la consapevolezza di stimoli provenienti dall’ambiente ed altri “interni” come sensazioni e pensieri, utili a pianificare le proprie azioni. A questo aggiunge un fattore complementare che ha chiamato non consapevolezza o inconscio secondo cui gli stimoli interni o esterni, vengono registrati ma non riconosciuti ed hanno un effetto sulle azioni intraprese, provocando di frequente conseguenze inattese. Tali processi esercitano un particolare fascino su studiosi e scienziati da oltre un secolo.
Fuori dalla moteplicità delle definizioni date dalle varie discipline che se ne sono occupate, è possibile sinteticamente affermare che la Coscienza riguarda la relazione dell’Io con la psiche, quando per psiche si intende l’insieme di tutti i processi consci e inconsci della psiche stessa, alla stregua di un complesso funzionale delimitato che consente all’individuo di agire e apprendere ciò che gli necessita e liberarsi di ciò di cui non ha più bisogno, per poi rivolgersi interamente verso la meta della sua esistenza.
Per far questo ha necessità di strumenti che rendano possibile interagire e comunicare, in piena autonomia e libertà, con tutto il mondo con cui continuamente si relaziona: fisico, delle forze, dei sentimenti, dei pensieri, degli ideali.
Ne parleremo con gli studiosi Gaetano Di Siena e Roberto Del Buono sabato 24 febbraio alle ore 17,00 presso la sala conferenze di Piazza Ungheria n. 6, interno 3. L’ingresso è libero ma si richiede una cortese puntualità.