Il sesto incontro del Ciclo “Il Medioevo e la Cerca del Graal” ha come titolo “Esperienza Misterica del Santo Graal”.
Relatore: Sara Castrini
Il viaggio promosso dall’Associazione Archeosofica di Roma attraverso l’espressione artistica, intellettuale e religiosa che rifulse nel Medioevo ci porta ancora nella “Bretagna Azzurra” dove, con Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda, risuonò in tutta Europa l’eco di una leggenda antichissima legata al misterioso nome di Santo Graal.
Cosa è il Graal? Quale relazione ha con il Calice del culto cristiano? E con il Medioevo? Al di là delle tante favole narrate da una certa letteratura moderna con scopi divulgativi, è possibile interrogarci in modo serio su che senso abbia oggi parlare di Santo Graal?
Comparsi negli stessi anni in cui vennero edificate le Cattedrali Gotiche e mentre i Cavalieri Templari stavano combattendo in difesa del Santo Sepolcro, i romanzi del ciclo arturiano ereditano la materia cavalleresca tipica dell’espressione poetica ad essi immediatamente precedente e la rielaborano allo scopo di additare un preciso itinerario spirituale che trova nel messaggio più segreto del Cristianesimo delle origini il suo fondamento dottrinale.
Con i roghi che, nei primi del ’300, segnarono la fine dell’Ordine dei Templari, si interruppe anche la letteratura graalica. L’interesse sull’argomento si riaccese nel XIX secolo e culminò nel Parsifal di Wagner e in una successiva, e vasta, produzione critica che ha alimentato discussioni di grande interesse sul significato di questo mitico e inafferrabile “Graal” senza tuttavia riuscire a definirlo in termini precisi e sicuri. Si è dovuto aspettare il XX secolo perché venisse dato finalmente alle stampe un testo in grado di spiegare “L’Esperienza Misterica del Santo Graal”.
Appuntamento Venerdì 06/11 alle ore 21:00 e Sabato 07/11 alle ore 17.30 presso la sala conferenze di Piazza Ungheria 6 int. 3, ingresso libero.