Conferenza: Donne all’opera! Soprano, mezzosoprano o contralto? Viaggio nel mondo delle voci femminili
Martedì 26 febbraio, alle ore 19,15
In questo primo incontro Debora Beronesi, cantante lirica e docente di canto, ci parlerà dei vari tipi di voce femminili, con particolare riferimento al loro utilizzo nell’opera lirica, perché è in questo ambito musicale che la vocalità si è potuta sviluppare fino alle possibilità più estreme di potenza, estensione e bellezza.
Quando ascoltiamo un soprano che canta l’aria delle Regina della notte dal Flauto magico di Mozart sentiamo una voce svettante e brillante che ci esalta per le sue acrobazie vocali. La stessa voce potrà rendere le asprezze di Turandot o il dramma di Tosca? Oppure un mezzosoprano che canta il dolce personaggio di Cherubino dalle Nozze di Figaro potrà rendere efficacemente la cattiveria e lo squillo di una Amneris? In realtà, all’interno di una generica catalogazione di soprano o mezzosoprano, esistono mille sfaccettature, tante quante sono le persone che cantano. Non a caso nell’opera si utilizza un linguaggio peculiare che cerca di definire le diverse voci: soprano leggero, soprano lirico, soprano drammatico. Stessa cosa per la vocalità di mezzosoprano e contralto.
Nei secoli passati forse c’era maggiore libertà nella scelta del repertorio, tanto che una Maria Malibran, famosissima cantante del XVIII secolo, poteva passare tranquillamente dal ruolo di Cenerentola (contralto), al ruolo da soprano drammatico di Norma, eludendo così ogni classificazione vocale. Non bisogna quindi dimenticare che ognuno di noi possiede uno strumento molto personale per timbro, colore ed estensione, che ci identifica e contraddistingue gli uni dagli altri; anche all’interno della stessa tipologia vocale esistono mille sfaccettature e la bellezza sta proprio nel riconoscere ad ognuno la sua peculiarità ed originalità assolute.
Nel corso della serata, attraverso ascolti guidati, ci renderemo conto di come ogni tipo di voce sia più adatto a caratterizzare alcuni personaggi piuttosto che altri e capiremo meglio perché ogni compositore sceglieva con cura a chi affidare le varie parti. Parleremo anche in modo semplice della tecnica di impostazione della voce e della respirazione, per conoscere un pò meglio questo strumento che tutti possediamo. La respirazione in particolare ha un’importanza capitale nel processo di produzione del suono, tanto che gli esercizi respiratori ben fatti cambiano il timbro della voce rendendola morbida, profonda e risonante.
L’appuntamento è martedì 26 Febbraio, alle ore 19,15, presso la sede dell’Associazione Archeosofica, in Piazza Ungheria, 6. Ingresso libero.