Conferenza “Ricordare le vite precedenti”
Sabato 27 Gennaio ore 17:00
Il tema del ricordo delle vite precedenti è dibattuto, così come quello legato alla reincarnazione, ovvero il ritorno dell’individuo vero, spirituale in corpi diversi in tempi successivi.
In Oriente la reincarnazione è parte integrante della religione induista, del buddismo e del taoismo. Anche in Grecia fu sostenuta e affermata da grandi filosofi quali Pitagora, Empedocle, Socrate, Platone, Plotino e molti altri.
In Occidente persiste invece una certa diffidenza anche se diversi scienziati, psichiatri e psicologi vi si sono interessati seriamente, raccogliendo diversi dati positivi a favore, soprattutto in casi di bambini che hanno hanno avuto ricordi esatti di luoghi, nomi, date ed eventi, fornendo una prova oggettiva del loro ritorno in un nuovo corpo.
La dottrina e il concetto di reincarnazione attraversano la cultura occidentale e mediterranea in quanto presenti nelle civiltà e filosofie alla sua base: è presente infatti ad esempio tra gli Egizi, i Greci e anche alcuni ebrei Kabbalisti che interpretano in tal senso diversi passi della Torah.
Per la teoria della reincarnazione le anime degli individui ritornano in nuovi corpi in conformità alla legge dell’evoluzione, ossia quel processo di trasformazione che ha come modello la perfezione divina.
Secondo questa teoria dunque, la storia non è altro che il campo pedagogico ove l’umanità può apprendere ciò che è necessario e le leggi della Reincarnazione, della Giustizia Universale e del Karma ne rappresentano l’attuazione nel mondo.
Vi sono nel mondo varie testimonianze, fra cui molte studiate a lungo, di individui che ricordano episodi di vite precedenti. Ma per quale motivo vi sono persone che ricordano eventi di vite passate e altre che non le ricordano? Quali sono i metodi migliori per ottenerne il ricordo? In cosa consiste questo ricordo? Perché si ricordano alcuni eventi e non altri?
Ognuno di noi spesso ha difficoltà nel ricordare nel dettaglio i piccoli eventi, sebbene i ricordi vengano registrati. Negli individui che sperimentano questi ricordi, subentra un ripensamento sul valore della vita propria e di quella altrui, l’acquisizione di un significato degli eventi e di un nuovo senso di responsabilità.
Si può credere o meno alla reincarnazione, ma senza dubbio la questione può essere indagata con rigore scientifico e metodo, pena il lasciare il campo a fantasie e manipolazioni, spesso a scopo di lucro.
Ne parleremo sabato 27 gennaio, alle ore 17,00 con un team di studiosi e sperimentatori, presso la sala conferenze di Piazza Ungheria n. 6, interno 3. Ingresso libero.