Roma segreta: il Nilo sfocia a Roma

 

Palazzo Senatorio si trova nel cuore “alto” di Roma perché è il palazzo che domina il colle del Campidoglio, oggi sede del comune ma per mille anni luogo dei principali templi romani.  

Alla base della scalinata che ne permette l’accesso  è posta una statua di Minerva seduta (secondo altri è la dea Roma), ai suoi lati due sculture marmoree che raffigurano il fiume Tevere a sinistra e il Nilo a destra. Ai piedi di Minerva una fontana costituita da un doppio bacino “unisce” i due fiumi sacri: la millenaria tradizione italica (etrusca, greca, latina e cristiana) e quella, ancora più antica, egiziana, si incontrano sotto la custodia di Minerva, dea della Saggezza. O, in un modo ancora più evocativo, sotto il patronato della Dea Roma che  ospita lo scorrere del Tevere mescolandone le acque a quelle del Nilo per “dissetare” e “rendere fertile” la città.

roma esoterica campidoglio

Quale meravigliosa metafora può meglio rendere il riconoscimento da parte dell’elite del mondo romano a una tradizione, quella  egizia, che mette la spiritualità, il destino dell’anima e la conquista dell’immortalità al centro del viaggio dell’uomo, e lo fa attraverso le leggende e un simbolismo che non conoscono tempo né età?

Devono far riflettere i tanti imperatori… Augusto, Claudio, Vespasiano, Marco Aurelio, Adriano (solo per citarne alcuni) e nei secoli successivi  i tanti filosofi e artisti che hanno attinto da essa, tra cui appunto Michelangelo Buonarroti autore del progetto della piazza del Campidoglio.

Roma che è stata “centro del mondo”, “caput mundi” e ancora è considerata “città eterna” non poteva non raccogliere il testimone della sapienza proveniente dalle rive del Nilo. Passeggiando, infatti, per il suo centro storico ci si imbatte in numerosi monumenti a carattere egizio, basti pensare solo ai 13 obelischi disseminati nelle principali piazze cittadine. Non si può non soffermarsi un istante a riflettere e chiedersi quale significato e messaggio abbiano tali opere.

Il padre del popolo eletto, Mosé, era un sacerdote egizio nel XIII secolo avanti Cristo, come testimoniato proprio da San Paolo. Pitagora (V sec. a.C) per anni visse nei templi egizi come molti altri filosofi greci. Ad Alessandria d’Egitto verrà fondato da San Marco Evangelista, e si svilupperà nei secoli successivi, il Didaskaleion dei grandi Padri del Cristianesimo nascente (Panteno, Clemente, Origene).

Scrive il ricercatore Alessandro Benassai: “Attraverso i tempi i maggiori scrittori e filosofi greci hanno parlato dell’Egitto come il centro della religione e della scienza a cui attinsero non solo tutti i saggi contemporanei ma perfino i moderni, che ancora oggi cercano di ricostruire attraverso stele e papiri i meravigliosi insegnamenti spirituali che i sacerdoti gelosamente custodivano migliaia di anni or sono nei loro templi”. (Alessandro Benassai, I Misteri dell’Antico Egitto).

Se il Nilo è il fiume sacro che ha nutrito per almeno 3 millenni la grande sapienzialità egizia, allora senza dubbio la sua foce, seguendo molte vie, è adesso a Roma.

Autore: Maurizio Manzi


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