Conferenza – Il Mistero del Santo Graal
Comparsi negli stessi anni in cui vennero edificate le Cattedrali Gotiche e in cui i Cavalieri Templari combattevano in difesa del Santo Sepolcro, i romanzi del ciclo arturiano fecero risuonare in tutta l’Europa medievale l’eco di una leggenda antichissima legata al misterioso nome di “Santo Graal”.
Le imprese consumatesi in Terra Santa echeggiarono così nelle pagine dedicate alle gesta di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda: impavidi cavalieri capaci di rinunciare a tutto per incarnare il modello del monaco guerriero, innalzato a realtà storica dalla Regola templare concepita da San Bernardo di Chiaravalle.
Al di là delle fantasiose interpretazioni elaborate da una certa letteratura e critica moderne, che si sono accostate al tema con scopi prettamente divulgativi, ha senso oggi interrogarci su cosa sia il Santo Graal? E qual è veramente la relazione tra la leggendaria Coppa e il Calice usato da Gesù nell’Ultima Cena?
Un tempo la realtà di questo mitico e inafferrabile oggetto venne celata dietro il simbolismo della “cerca”. Ma ancora oggi, è fuori di dubbio, il “misterioso Calice” con i suoi continui riferimenti alla Passione e Resurrezione di Cristo, continua ad esercitare tutto il suo fascino su lettore moderno, come a voler risvegliare la memoria di ideali sempiterni.
La conquista attiva di un Regno che, nascosto da allegoriche acque, risulta non appartenere a questo mondo; la misteriosa presenza, su una terra desolata, di un Re Pescatore ferito; le apparizioni di una lancia sanguinante; l’unicità del “graal”: tutto concorre a delineare un preciso itinerario a carattere spirituale in cui l’umanità di ogni epoca sembra essere coinvolta.
Con i roghi che, nei primi del ’300, segnarono la fine dell’Ordine dei Templari, s’interruppe anche la letteratura graalica. Con il Parsifal di Wagner, intorno alla fine del XIX secolo, si riaccese l’interesse sull’argomento, che produsse una vasta produzione critica capace di alimentare discussioni di grande interesse sul significato del “Graal”, senza tuttavia riuscire a definirlo in termini precisi e sicuri.
Si è dovuto aspettare il XX secolo perché venisse dato finalmente alle stampe un testo in grado di affrontare il tema non come mero oggetto letterario, ma nei termini chiaramente sintetizzati dal titolo stesso dell’opera: “Esperienza misterica del Santo Graal”.
L’incontro, in programma per Venerdì 17 Febbraio alle ore 21 presso la sala conferenze, sarà condotto dalla Dott.ssa Sara Castrini.